Vitrectomia: il racconto di un paziente
La vitrectomia è una tecnica chirurgica oculare utilizzata per trattare fori maculari, distacco della retina, floaters e alcuni tipi di cataratta. Si tratta di un intervento relativamente comune, ma la sua importanza non può essere sottovalutata, poiché ha un impatto sulla visione e quindi sulla qualità della vita. In questo articolo condividiamo la storia di una paziente sottoposta a vitrectomia per un foro maculare e del suo recupero.
Diagnosi dei fori maculari
Questa donna, che vive a Parigi, 6 mesi fa ha notato la comparsa di una macchia nera nel suo campo visivo, che sembrava crescere ogni giorno nell’occhio destro. Ha subito consultato un oculista, che ha diagnosticato un foro maculare. Dopo un esame approfondito dell’occhio, il medico le ha consigliato una vitrectomia per correggere il problema.
Quali timori e preoccupazioni nutre nei confronti dell’operazione?
Per questa paziente la diagnosi è stata piuttosto spaventosa, perché sapeva che l’intervento chirurgico comportava il rischio di perdere la vista. La sua prima reazione è stata quella di rifiutare l’intervento, ma dopo aver parlato con il medico e averne compreso le implicazioni, ha accettato di procedere.
In seguito ha iniziato a preoccuparsi di una serie di cose legate all’intervento, tra cui il dolore durante l’operazione e i possibili rischi. Doveva anche prendere una serie di decisioni importanti, come il tipo di anestesia (generale o locale), la durata della degenza e come prepararsi al periodo post-operatorio, che rappresenta non meno del 50% del successo dell’operazione.
In effetti, il suo chirurgo era stato molto chiaro sulla posizione a bolla che doveva essere mantenuta dopo una vitrectomia con iniezione di gas intraoculare per garantire il successo dell’operazione, con l’obbligo di guardare a terra per 10-20 giorni. Ma mantenere la testa sempre orizzontale senza il rischio di girarsi di notte sembrava complicato…
Doveva trovare un’attrezzatura che la aiutasse a riprendersi dopo la vitrectomia. Inizialmente aveva trovato la possibilità di noleggiare un’attrezzatura per la notte e una sedia speciale per il giorno, ma il costo era estremamente elevato. Ha quindi optato per il cuscino di convalescenza per vitrectomia MassMe, che è perfettamente adatto a mantenere la testa in posizione sdraiata o seduta, è molto meno costoso e può essere utilizzato in seguito per rilassarsi o fare massaggi, ad esempio.
Esperienza di vitrectomia?
Dopo aver preso tutte le disposizioni necessarie, si è recata in ospedale per l’operazione. L’operazione è andata bene e, sebbene abbia avuto qualche momento di difficoltà, è molto soddisfatta dei risultati.
Il giorno dopo è potuta tornare a casa e ora, a distanza di quasi sei mesi, la sua vista è tornata normale e si sente molto meglio. Non sente più alcun dolore o fastidio all’occhio e dice che dopo l’operazione di vitrectomia può vedere chiaramente e godersi appieno ogni momento della giornata.
Punti chiave di questa testimonianza
- La vitrectomia è una tecnica chirurgica oculare utilizzata per trattare i fori maculari, il distacco della retina e i floaters.
- Una paziente racconta la sua esperienza di vitrectomia con iniezione di gas e come ha affrontato le apprensioni e le preoccupazioni associate all’operazione.
- La paziente è stata in grado di tornare a casa il giorno successivo e di mantenere facilmente la posizione della bolla raccomandata dal chirurgo grazie al cuscino MassMe.
- La sua visione è ora tornata normale.
La vitrectomia è un intervento complesso che può essere molto stressante per i pazienti. Tuttavia, la storia di questa paziente dimostra quanto questo intervento possa essere positivo per la sua vista e la sua qualità di vita. Inoltre, è una perfetta dimostrazione del fatto che, sebbene le procedure oftalmologiche possano sembrare scoraggianti, i risultati possono essere notevoli.